Il pedone non ha sempre ragione!

Il pedone non ha sempre ragione!

Ha torto chi attraversa la strada con gli occhi sul telefonino

  • 10 luglio 2019
  • Altro
  • Redazione

Quante volte mentre attraversavate la strada con la musica alta nelle orecchie, avete evitato per un soffio un’automobile? Da oggi, bisognerà stare un po’ più attenti. Perché camminare distratti, con occhi e orecchie incollati allo smartphone, potrà costare molto caro: il pedone incantato dal proprio telefonino sarà responsabile per l’80 per cento del suo stesso investimento. 

 A stabilirlo è stata una sentenza del Tribunale di Trieste, che si è pronunciato su un incidente stradale avvenuto nel 2010. La vittima, una donna, era stata presa in pieno da una macchina mentre attraversava la strada per rincorrere l’autobus. Ma lo avevo fatto senza guardare se stessero arrivando altre auto e per giunta parlando al cellulare. E quindi, secondo i giudici, «in disprezzo delle regole sulla circolazione stradale e di normale prudenza».


Quel che è stato sancito dal Tribunale di Trieste, in sostanza, è che se un una persona chiacchiera al telefono senza rispettare le normali regole della prudenza mentre attraversa la strada, rappresenta un ostacolo talmente improvviso per il conducente, che è per questi impossibile riuscire a frenare in tempo. Di conseguenza, l’80% della responsabilità ricadrà sul pedone e solamente il 20% sul guidatore. 

Nel mondo la questione è stata già ampiamente affrontata. Per contrastare il fenomeno crescente dei «nuovi distratti digitali» molti Stati, tra cui Utah, Australia e California, hanno deciso di ricorrere a vere e proprie sanzioni. Multe che vanno dai 50 ai 100 dollari, raddoppiate in caso di recidiva. 

Ma non è l’unica soluzione pensata per impedire che incidenti di questo tipo si ripetano. Ad Augusta, città tedesca in Baviera, sono stati introdotti dei «semafori orizzontali» rivolti solo ai pedoni: luci fissate a terra, installate vicino alle fermate di tram e autobus, che possono essere notate anche da chi sta con la testa china a fissare lo schermo. Metodo che recentemente è stato introdotto anche in Olanda.

La Svezia, invece, ha optato per qualcosa di più creativo: inserire cartelli stradali ad hoc. A Stoccolma, accanto ai segnali di limite di velocità o di senso unico, sono comparsi i nuovi triangoli di avvertimento che ritraggono due figure, una maschile e una femminile, che camminano con gli occhi sul telefono. 
La soluzione più «estrosa», però, arriva dalla Cina: a Chongqing, nella zona centro-meridionale del paese, è stata lanciata una «corsia preferenziale» dedicata ai pedoni impegnati a «smanettare» col telefonino durante la passeggiata. 


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