Con la personale “FLOWERS”, Antonella Aresta omaggia il grande Gastel

Con la personale “FLOWERS”, Antonella Aresta omaggia il grande Gastel

In mostra la naturalezza della donna contro l’ossessione del fisico perfetto

  • 07 dicembre 2021
  • Cultura
  • Redazione

<<C’è una società di adolescenti di quindici, sedici anni che si sta ammalando guardando le foto ‘perfette’ che oggi invadono i social nascondendo la vera realtà dietro molteplici filtri instagram>>.Questa consapevolezza ha spinto Antonella Aresta, dinamica e tenace fotografa pugliese, a dar vita al progetto “FLOWERS”, tributo agli scatti del noto Giovanni Gastel, grande artista recentemente scomparso durante questa pandemia. Una mostra fotografica che la Aresta ha presentato al pubblico il 3 dicembre in una data unica con un vernissage all’interno dei suggestivi spazi de la villa La Siracusa a Palombaio curato da Vito Caldaro della Galleria Formaquattro di Bari.

 

In questo momento difficile in cui il mondo ha dovuto cambiare i suoi metodi comunicativi, siamo stati bombardati da immagini catastrofiche. E’ il momento che la fotografia d'arte torni ad emozionare e a far vedere il bello, a distogliere i propri sguardi dagli smartphone. Questa la mission che Antonella Aresta attribuisce a “FLOWERS”, visione della donna secondo l'artista, in tutta la sua eleganza. La donna viene, infatti, paragonata al fiore, filo conduttore di tutta la mostra.

 

<<Il progetto è nato un mese fa>>, spiega Antonella, <<Ho dedicato un pomeriggio agli scatti fra cui la foto divenuta simbolo della mostra, “Tributo a Gastel”, era parte di una campagna pubblicitaria di abiti da sposa. Poi, ho deciso di dedicare interamente a Gastel un mio pensiero e siccome non mi esprimo con parole ma con le foto ho creato “Flowers” che è anche il titolo di una sua mostra. Quindi l’ho omaggiato sia nel titolo della mia personale che in alcuni scatti che richiamano il suo stile>>

 

Quelle ritratte nelle foto della Aresta non sono modelle ma donne incontrate per caso dalla fotografa. Una scelta che ben si sposa con il messaggio lanciato dalla stessa artista con il suo vernissage. Un messaggio incentrato sull’idea di naturalezza che questa società, malata di perfezionismo, sta distruggendo. Gli scatti esposti presso La Siracusa propongono una visione della donna elegante, raffinata, armonica, in una parola ‘naturale’. Ben diversa dall’immagine trasmessa da i mass media, i socialnetwork, le influencer. 

 

<<La perfezione non esiste, molti fotografi cercano di raggiungerla attraverso la postproduzione ma non fanno altro che fare un danno all’immagine della società>>, afferma l’artista bitontina, <<Il fotografo è un critico sociale, io mi sento un critico sociale in questo momento. Vedo che la società si sta ammalando di ‘perfezionismo’ e mi schiero contro. Dobbiamo imparare ad accettarci anche con una curva in più. Dopo essere diventata madre dovevo necessariamente omaggiare la donna, la sua forza nel contenere una vita>>. Parole che fanno riflettere tanto quanto gli scatti di “FLOWERS” in cui l’elemento floreale entra nelle fotografie con eleganza, in punta di piedi. Petali che si confondono fra le ciglia, margherite al posto degli occhi, cappelli fatti di fiori che sostituiscono il volto di una donna divenendo metafora di eleganza e naturalezza come nello scatto principale “TRIBUTO A GASTEL”.

 

Fotografie, stampate su tela, in cui Antonella Aresta non ha applicato modifiche ai volti e corpi delle donne immortalate, se non donando un po’ di colore ad alcuni scatti. In particolar modo, accanto ad immagini in bianco e nero, emblema di eleganza per l’artista, vi sono alcune foto in cui spicca un velo di fucsia o di arancio, rispettivamente tonalità che richiamano la femminilità e la famiglia. <<L’ho fatto perché dopo il lockdown ho pensato di dare vita alle foto richiamando la Pop Art che nasce durante il Consumismo>>, spiega l’artista in merito.

 

Nata come fotografa aerea, dopo aver lavorato per anni a Firenze con alcuni piloti, la Aresta è stata poi rapita dal mondo della fotografia di scena e musicale iniziando a curare l’immagine di band emergenti pugliesi. La svolta è, poi, avvenuta nel 2009 con la sua partecipazione, in qualità di fotografa, al concerto degli U2, trampolino di lancio verso una brillante carriera. Sono ben poche, infatti, le star che non ha ritratto nei suoi scatti. Grandi star della musica internazionale, da Brian Eno a Lenny Kravitz, immortalate dall’obiettivo dal sensibile occhio della bitontina Antonella Aresta. Tutto questo è stato il “Music Life”, mostra personale della fotografa pugliese tenutasi presso la prestigiosa galleria “Formaquattro” di Bari e prima ancora presso il Fortino di Sant’Antonio a Bar. Ben settantasette fotografie, ritratti di musicisti famosi da lei incontrati fra il 2014 ed il 2015 tra cui uno straordinario profilo del noto trombettista Fabrizio Bosso.

 

E dopo aver fotografato i più grandi nomi della musica internazionale, la Aresta lancia oggi, con “Flowers”, un messaggio alle giovani donne invitandole ad amarsi con le proprie piccole imperfezioni, unica vera ricchezza in grado di generare bellezza ed armonia. Concetti sottolineati, in occasione del vernissage, da una performance di danza contemporanea che ha visto la danzatrice esibirsi in abiti bianchi con un’unica sfumatura di colore fra le sue ciglia, petali di fiori che ad ogni battito danzavano insieme ad essa.

 

La mostra si propone di essere un progetto itinerante che l’artista spera di portare in giro per le gallerie di tutta Italia. Intanto un prossimo appuntamento con “FLOWERS” è previsto in Puglia l’11 dicembre con un finissage in ocacsione della Giornata del Contemporaneo, nello Studio Cannarozzi, dalle 17.00 alle 20.00, a Bitonto in Piazza Guglielmo Marconi, 28.


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