Debutto vincente per ‘Clic’, il primo selfiefilm della storia
Da Rambo a Terminator c’è un filo conduttore che unisce questi cult-film a CLIC, il primo selfiefilm realizzato nella storia del cinema
- 27 dicembre 2018
- Cultura
- La Redazione
‘Clic, 10 giorni guidato dal vento’, il primo selfiefilm della storia del cinema, è statopresentato in anteprima il 12 dicembre scorso al cinema Anteo di Milano, ed ha riscosso un successo strepitoso, ben maggiore alle aspettative iniziali.
C’è qualcosa di nuovo, inedito e innovativo in questo selfiefilm, che ha colpito gli spettatori e lo ha portato in evidenza proprio in un momento in cui l’intero settore cinematografico sta perdendo colpi sia sul piano della produttività che della creatività artistico-culturale.
Esiste una legge di mercato secondo cui per aumentare la domanda bisogna migliorare l’offerta.
Ma nel cinema le cose sono diverse e investire nei costi di produzione, nel cast e negli effetti speciali non è garanzia di successo.
La novità di Clic, primissimo selfiefilm della storia (www.filmclic.it), è proprio nella tipologia dei contenuti, semplici e profondi al tempo stesso, una trama che più volte capovolge la visione dello spettatore portandolo via via in uno stato emotivo più elevato, come se le emozioni fossero, come dice il sottotitolo, guidate dal vento.
Ed ecco che il mondo della comunicazione si trasforma da invadente e invasivo a secondario, superficiale e persino anacronistico, in uno spazio scenico aumentato dove i grandi protagonisti non sono più gli spettacoli dell’uomo ma quelli di una natura incontaminata in cui uno Youtuber un po’ imbranato si ritrova immerso per riflettere sui grandi sistemi di vita.
“La vita è un percorso tra lacrime e sorrisi” digita sul proprio smartphone Paolo Goglio, attore principale del film in una delle toccanti scene che precedono un finale di grande impatto emotivo. Ed è proprio in queste parole che possiamo sintetizzare CLIC, un film capace di farci sorridere mentre scende una lacrima.
Attore, regista, cameraman e persino montatore e tecnico del suono Paolo Goglio apre certamente una pagina inedita nella storia del cinema e le grandi majors farebbero bene a considerare queste nuove tecniche di comunicazione per indirizzare la propria ricerca sui contenuti e non solo sul budget fine a se stesso.
“Non sta a me dire o definire che cosa ci sia nuovo, inedito o innovativo” così Paolo Goglio illustra la visione della propria mission cinematografica “Mi sono allenato per 6 anni realizzando più di 150 puntate di un piccolo format televisivo, perfezionando via via la tecnica, i dettagli, le inquadrature e la metodologia sia di ripresa che di post-produzione. Qui non si tratta di fare uno scatto con il bastoncino da selfie e postarlo su Instagram, ma di realizzare più di 1500 clip in alta definizione in condizioni climatiche spesso estreme, utilizzando da solo 5 fotocamere e al tempo stesso confezionare la sceneggiatura, recitare la parte curandone sia gli aspetti video sia quelli audio. Il risultato è quasi perfetto e l’immersione è totale. Se avessi avuto mezzi maggiori forse avrei potuto curare ancora di più l’aspetto qualitativo ma, forse, avrei perso qualcosa in termini di spontaneità e immediatezza.”
I tempi sono cambiati e se da una parte l’effettistica digitale consente di produrre e riprodurre persino l’impossibile, la miniaturizzazione e l’elevata qualità delle recenti apparecchiature permettono di indirizzare il prodotto audiovisivo in una direzione diversa, libera e aperta a tutti a condizione di espandere la propria creatività e il proprio talento artistico. “Siamo diventati molto bravi a creare fiction, storie di fantascienza, fantasy, animazioni e realtà simulata. E’ giunto il momento di fare la cosa più difficile: portare al cinema le cose più semplici, la bellezza della creazione, la magia di un tramonto nella foresta, una nuvola sospinta dal vento, una spiaggia deserta e silenziosa”.
Così Paolo Goglio, presidente della Associazione Amore con il Mondo ODV conclude la presentazione di CLIC il primo selfie film realmente girato, interpretato e montato da una sola persona. Difficilmente qualcuno potrà realizzare qualcosa di simile e per questo, dopo Rambo e Terminator, il cinema ospita un nuovo interprete delle sfide impossibili, solo contro tutti ma, alla fine, vincente.
La presentazione a Milano è stata sponsorizzata da Extravega Architectural Fabrications, con l’augurio di un mondo sempre più positivo e sostenibile.