Fuori il video ufficiale di “Lelaina”, nuovo singolo della band Kaufman. Alla regia, alcuni bitontini

Fuori il video ufficiale di “Lelaina”, nuovo singolo della band Kaufman. Alla regia, alcuni bitontini

Il concittadino Mirko Barile: “Ho cercato di costruire una storia che potesse esprimere il senso di libertà, voglia di condivisione e centralità dell’arte”

  • 24 dicembre 2020
  • Cultura
  • Redazione

È online il video ufficiale del singolo “Leilaina” della band Kaufman, prodotto dalla casa di produzione Frigobar dei bitontini Mirko Barile e Roberto Amato.

Si tratta di un viaggio introspettivo nella vita, nei sogni e soprattutto nei desideri di due ragazzi. L’amore della condivisione delle proprie passioni, l’ansia e l’ambizione di esprimerle.

Da una parte una promessa ballerina, dall’altra un giovane che vuole fare della vecchia telecamera trovata in soffitta, la sua professione. E sono proprio le loro passioni, in un periodo in cui troppo poco ci è concesso a condurli nel piccolo teatro di paese le cui luci non si accendono da mesi e sognare occhi negli occhi, per un fugace momento. “Appena ho ricevuto il singolo dai Kaufman, ho cercato di costruire una storia che potesse esprimere quello che effettivamente il gruppo ha voluto far trasparire dal testo: senso di libertà, voglia di condivisione e centralità dell’arte” le parole di Mirko Barile, creatore della sceneggiatura assieme al collega Roberto Amato. Quest’ultimo ha anche curato la regia del video. I due hanno fondato da pochissime settimane una neo-casa di produzione, che porta il nome di Frigobar.  

“L’epoca nella quale viviamo ci porta a fare sforzi inverosimili con il mero obbiettivo di trarne una remunerazione, e molto spesso siamo costretti a mettere da parte le nostre attitudini artistiche perché non sono sufficienti a darci da vivere.” continua Barile. “Lorenzo, frontman dei Kaufman, lo dice nella canzone stessa - “pagherò l’affitto con queste mie canzoni” - ed è quello che auguriamo a tutti di fare, di realizzare i proprio sogni e le proprie attitudini sino a farle diventare centrali e di vitale importanza”.

Roberto Amato, che ne ha curato la regia, aggiunge: “Siamo entusiasti di questo lavoro: il primo tassello di una nuova avventura che porterà il nome di Frigobar. In un periodo come questo portare avanti una produzione come questa è da folli, ma è proprio nella follia che ci siamo ritrovati a nostro agio finalizzando qualcosa di straordinario seppur nel rispetto di tutte le norme vigenti in contrasto al Covid-19. Il prodotto è stato pensato e girato all’interno di un teatro, un luogo straordinario che sembra raccontare nel silenzio e nell’abbandono ciò che l’intera società e non soltanto l’arte, sta vivendo a causa del virus. In questo modo abbiamo cercato di onorare il mondo dell’arte e speriamo di aver reso su queste note la libertà che tanto ci manca”.


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