I Cortili Aperti portano Bitonto al vertice dell'offerta culturale in Italia

I Cortili Aperti portano Bitonto al vertice dell'offerta culturale in Italia

50 dimore storiche, pubbliche e private, aprono le porte ai turisti

  • 18 maggio 2019
  • Cultura
  • Redazione

«Con oltre 50 immobili pubblici e privati di rilevanza storico-artistica, la città di Bitonto (Bari) si colloca, nell'ambito della Giornata nazionale dell'Adsi (Associazione dimore storiche italiane), al vertice delle offerte culturali in Italia». Pochi dubbi da parte degli organizzatori della settima edizione di Bitonto Cortili Aperti, che ieri hanno presentato la manifestazione in programma nella città dell'olio sabato 18 e domenica 19 maggio. L'evento, dedicato anche quest'anno a Rosaria Devanna per lo straordinario lascito concesso alla città in cui è stata costituita una pinacoteca nazionale grazie alle donazioni sue e del fratello Girolamo, prevede la presenza di quattro percorsi collocati lungo tre differenti itinerari nel centro antico. Come per le altre edizioni, i visitatori saranno accompagnati da 800 studenti (e 14 insegnanti), pronti a raccontare, anche in lingua straniera, storia e caratteristiche degli stupendi edifici di cui diventeranno vere e proprie "Sentinelle della bellezza".

La grande novità è rappresentata da Palazzo Bove Planelli Termite inserito per la prima volta fra i palazzi visitabili. «Caratteristica dell'Adsi è di essere costituita - ha spiegato il presidente della sezione Puglia, Piero Consiglio - da titolari di dimore storiche, che favoriscono la sensibilizzazione di tutti alla loro valorizzazione e conservazione. Bitonto ha la caratteristica di avere numerosi edifici di epoca Cinquecentesca tra cui Palazzo Bove Planelli Termite che sarà presentato per la prima volta in questa occasione».

Se poi per il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, è importante sottolineare «la valenza turistica che sta assumendo la città nel panorama pugliese», per il direttore del dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno, è importante anche evidenziare «l'utilità della collaborazione tra pubblico e privato soprattutto in favore della destagionalizzazione».


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