La visita del Papa a Bari, messaggio di pace e di solidarietà

La visita del Papa a Bari, messaggio di pace e di solidarietà

Il Pontefice nel suo discorso ha invocato attenzione per il Medio Oriente perché: «L'indifferenza uccide e vogliamo essere voce che contrasta l'omicido dell'indifferenza»

  • 07 luglio 2018
  • Cultura
  • La Redazione

Papa Francesco a Bari per un messaggio di pace per tutti e soprattutto per il Medio Oriente. Dopo l'incontro coi Patriarchi alla Basilica di San Nicola e l'omaggio alle reliquie del Santo di Myra, il Pontefice sul lungomare si è unito ai fedeli in un momento di preghiera dedicato agli ultimi della terra, troppo spesso dimenticati. Nel suo momento di preghiera ha sottolineato come Bari sia una "finiestra spalancata sul Medio Oriente".

E proprio al Medio Oriente era dedicata questa giornata, ma come sottolinea Papa Francesco: «Su questa splendida regione si è addensata, specialmente negli ultimi anni, una fitta coltre di tenebre: guerra, violenza e distruzione, occupazioni e forme di fondamentalismo, migrazioni forzate e abbandono, il tutto nel silenzio complice di tanti e con la complicità di molti. Il Medio Oriente è divenuto terra di gente che lascia la propria terra. E c'è il rischio che la presenza di nostri fratelli e sorelle nella fede sia cancellata, deturpando il volto stesso della regione, perché un Medio Oriente senza cristiani non sarebbe Medio Oriente».

«Sia pace è il grido dei tanti Abele di oggi - prosegue Papa Francesco - che sale al trono di Dio. Per loro non possiamo più permetterci, in Medio Oriente come ovunque nel mondo, di dire: Sono forse io il custode di mio fratello. L'indifferenza uccide, e noi vogliamo essere voce che contrasta l'omicidio dell'indifferenza».

Un messaggio anche duro quello del pontefice che spinge a preoccuparsi dell'altro in quanto siamo tutti fratelli. E importante che lo abbia pronunciato a Bari, città da sempre sinonimo di accoglienza. Come sottolinea il sindaco Antonio Deacro, nel suo discorso di accoglienza al Santo Padre, in cui sottolinea rivolgendosi al Papa e ai Patriarchi: «La vostra presenza dà lustro alla nostra citta che conferma così la sua vocazione, storica e geografica, ad essere terra non di frontiera, ma di cerniera, città che unisce e non divide popoli, fedi e culture, luogo di mediazione tra Oriente e Occidente».

Molto toccante e universale la celebrazione in Largo Giannella, con canti e preghiere in tutte le lingue dei diversi rappresentanti religiosi presenti. Un simbolo di unità ed universalità oltre che di comunanza di intenti tra le diverse Chiese.


Condividi su:

torna indietro