Madre nostra di Scaraggi arriva a Bitonto il 15 gennaio proiezione al Teatro Traetta
Il documentario del giornalista-viaggiatore bitontino a bordo del suo camper Vostok100k fra orti sociali, terre confiscate e comunità di recupero
- 11 gennaio 2020
- Cultura
- Redazione
L’agricoltura come occasione di riscatto in una terra, la Puglia, troppo spesso mortificata da caporalato, ecomafie e racket. Ancora in questi giorni. È questo il senso di “Madre nostra”, il documentario del giornalista-viaggiatore bitontino Lorenzo Scaraggi - prodotto da Fondazione CON IL SUD e Apulia Film Commission attraverso il Social Film Fund Con il Sud - in proiezione gratuita mercoledì 15 gennaio alle 19 al Teatro Traetta di Bitonto. Scaraggi torna a “casa” e presenta per la prima volta alla sua città l’opera con cui sta girando l’Italia per raccontare storie di redenzione grazie al lavoro nei campi. Un reportage on the road diventato documentario di 52 minuti. Storie che parlano di agricoltura sociale ma anche di contrasto alla mafia, di beni confiscati, di comunità di recupero. Temi drammaticamente attuali visto il rigurgito di violenza di questi giorni nel Foggiano.
L’evento, organizzato con il supporto dell’associazione “Io sono mia”, è realizzato in collaborazione con “Libera” e “Avviso pubblico” e con il sostegno del Comune di Bitonto. All’incontro con Scaraggi parteciperanno il sindaco Michele Abbaticchio, l’imprenditore sociale Angelo Santoro, l’autore delle musiche di “Madre nostra” Alberto Iovene, la giornalista Viviana Minervini e la responsabile di “Io sono mia” Elisabetta Tonon. Dopo la proiezione ci sarà un dibattito sui temi del documentario.
«Sono orgoglioso - racconta Lorenzo Scaraggi - di presentare “Madre nostra” alla mia città. Nel documentario propongo una nuova narrazione che parte dal basso. Racconto storie di redenzione da un lavoro che opprime e aliena, dalla socialità perduta, dalle dipendenze e soprattutto dalle mafie. Questa terra da anni è martoriata da una criminalità organizzata che si alimenta di silenzio e omertà. Basta vedere quello che sta accadendo a Foggia. Anche Bitonto resta un territorio difficile, ma negli ultimi anni vedo una rinnovata speranza nella società. La stessa che raccontano i protagonisti del documentario, capaci di redimersi e ricominciare grazie agli insegnamenti della terra, la Madre nostra».
IL DOCUMENTARIO. “Madre nostra” è un reportage on the road diventato documentario di 52 minuti - prodotto da Fondazione CON IL SUD e Apulia Film Commission attraverso il Social Film Fund Con il Sud - in cui il 43enne reporter di Bitonto, in giro per la Puglia con il suo camper Vostok100k del 1982, raccoglie storie e testimonianze di riscatto sociale. Quattro tappe: “Il Trullo sociale” a San Michele Salentino (Brindisi), “Semi di vita” a Bari, “Pietra di scarto” a Cerignola (Foggia) e “Spazio Esse” a Loseto (Bari). Tutte con un filo conduttore: l’agricoltura come via per la redenzione in una terra - quella pugliese - troppo spesso al centro dell’attenzione per piaghe come la xylella, il caporalato, la mafia.
RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE. Il canovaccio ha convinto la giuria dell’Italian Film Festival Cardiff (IFFC) che gli ha assegnato un prestigioso secondo posto nella sezione #CanfodPrize dedicata ai documentari. "Questo documentario porta allo spettatore un messaggio di positività e speranza sull’instancabile opera dei volontari che lavorano nelle terre confiscate alla mafia” si legge nelle motivazioni. E ancora: “Il fotoreporter-regista Lorenzo Scaraggi deve essere elogiato per il suo instancabile viaggio che rivela diverse storie e diverse persone, sogni e possibilità. La gente deve conoscere questa storia piuttosto ignota”.
VERSIONE IN INGLESE E IN LIS. “Madre nostra” è stato condotto, diretto e montato da Lorenzo Scaraggi. Ha una versione in LIS e una sottotitolata in inglese. L’opera è realizzata con risorse del “Patto per la Puglia FSC 2014-2020 - Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali” e cofinanziata da Fondazione CON IL SUD.