Dabiél, col singolo Giò racconta e sviluppa la forza interiore

Dabiél, col singolo Giò racconta e sviluppa la forza interiore

“Giò”, il nuo­vo sin­go­lo di Da­nie­le Som­ma, in arte “Da­bièl”

  • 09 marzo 2022
  • Musica
  • Redazione

E' un brano malinconico e molto personale che può trasferire un senso di riflessione su noi stessi e su quelle che sono le nostre qualità

Giò è un testo che ho scritto in un momento in cui avevo bisogno di qualcuno con cui parlare e confidare le mie ansie, le mie paure più recondite: una vera e propria figura che mi conferisse quella consolazione e quell’energia per continuare a credere in qualcosa. “Il mio unico rifugio”, così come recita la canzone, un Io nascosto che vive dentro me senza il quale non potrei fare musica, la forza e il coraggio necessari per combattere la realtà, spesso, dura e sconfortante. Il brano è malinconico e molto personale, ma credo possa anche trasferire un senso di riflessione su noi stessi e su quelle che sono le nostre qualità. Il video è interamente incentrato su un inseguimento per paesaggi verdi, come la speranza dell’artista nei confronti di Giò (vestito di bianco) che prova a seminare la figura nera, rappresentante la mia parte cupa. I due corrono spensierati, ma uno sta cercando ansiosamente di raggiungere l’altro e Giò, si diverte a nascondersi fra alberi secolari e a perdersi fra distese immense. Quest’ultimo, una volta raggiunto, indica la giusta direzione, dando luce ad un mappamondo, restituendo colore e speranza al protagonista.

Nella vita bisogna sapersi ascoltare, per comprendere a pieno la propria essenza e quello per cui siamo portati. Il rifugio io l’ho trovato in una mia personalità più sognante e spensierata. Il testo è chiaro e semplice in quanto racconta della volontà di cercare una via di fuga verso un orizzonte più speranzoso, dove la musica faccia da compagna di vita e dove non ci sia più spazio per le paure e le figure negative che tendono a oscurare la mia personalità più bella e travolgente. Il video ha anche degli spazi dove entrambe le figure suonano una chitarra elettrica, a rimarcare le due facce di una stessa medaglia. Ognuno di noi ha tante sfaccettature, ma una è quella più vera, che ci rappresenta al meglio e ci fa essere noi stessi. Vorrei che ognuno di noi si mettesse in gioco con le proprie attitudini, senza paura di poter

sbagliare, perché tante volte il timore di non essere all’altezza ci porta ad arrenderci di fronte a situazioni che potremmo più facilmente risolvere, dando quel nostro tocco personale, che si contraddistingue da tutto il testo. È importante essere originali, conferire una propria impronta alla realtà, che mai a primo impatto ci regala buone speranze; è solo grazie al nostro coraggio, alla voglia di riscatto e alla totale conoscenza del proprio Io che si possono tagliare i migliori traguardi.
 

Io credo di aver trovato questo lato di me che potrebbe darmi una mano, perché mi ispira, mi rende più leggero e, soprattutto, questo brano è una soluzione che propongo a me stesso. Nella vita, spesso, ci imbattiamo in strade senza uscita ed è proprio in quei momenti che dobbiamo tirar fuori il meglio che abbiamo. Scavare a fondo nella nostra personalità è l’inizio di un lungo viaggio che porta a conoscerci del tutto e a conoscere il mondo sin nei minimi dettagli.


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