Come si fa a non amare il Bitonto Calcio?

Come si fa a non amare il Bitonto Calcio?

La riflessione sul futuro del club neroverde, giunto a centodue anni di storia

  • 22 giugno 2023
  • Sport
  • Mario Sicolo

Sono, questi, giorni di timori e tremori per i tifosi del Bitonto. Il destino del pallone nostro pare essere avvoltolato da una coltre plumbea divoratrice, che non dà segni di schiarita alcuna. E, allora, perché continuare ad amare i colori neroverdi, di un amore ancora più strenuo e disperato? Il tutto e il nulla. Il giorno e la notte. Lo smeraldo e il buio. Ulivi rilucenti d'argento in un cielo d'inchiostro. E allora? La risposta la scrive la Storia, non ipotesi varie di imprenditori più o meno fantomatici.

Ci interessa, sì, ma fino ad un certo punto sapere chi ne sarà il futuro proprietario. Dacché può capitare di imbattersi in una foto come questa e di sentire vibrare qualcosa nell'anima memore e prendere a sognare ad occhi aperti. Calciatori implumi, stupendi leoncelli che si indovinano ardimentosi dietro pure sorrisi di primavera, grinta e leggerezza, tecnica sudamericana e geometrica compostezza, sguardi spericolati verso un orizzonte onirico di sberluccicante giovinezza, gli scarpini impolverati di feroci battaglie, una sfera di cuoio ruvida e bitorzoluta, il campo brullo fazzoletto di deserto riarso, le maglie verdi con banda larga e orizzontale sul petto, la divisa del portiere da aspirante ragno nero. Tutto, solo e soltanto per un ideale, una fede, una passione. Un'istantanea di purezza infinita: questo è il Bitonto calcio per chi lo ama davvero..

 


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