Girone H, Serie D: Il Bitonto ultimo. Urge muoversi, prima che sia troppo tardi

Girone H, Serie D: Il Bitonto ultimo. Urge muoversi, prima che sia troppo tardi

L'analisi di Mario Sicolo, sull'attuale situazione di crisi in casa Neroverde

  • 10 ottobre 2022
  • Sport
  • Mario Sicolo

No, così non va. E non perché nel calcio non si debba accettare la sconfitta quale uno dei tre esiti possibili di un match. Sappiamo bene essere il pallone metafora più fedele della vita e, quindi, contemplare ogni destino. Però, la gara del "Vito Curlo" ci ha lasciato troppa amarezza nel cuore. Perché ci pare che mister Valeriano Loseto - ex difensore arcigno, oggi uomo tutto d'un pezzo - stia facendo di necessità virtù ogni domenica. Mantenendo fede alla parola data: si gioca sempre, chiunque sia l'avversario, ché chiudersi a riccio non serve, tanto, prima o poi, il gol lo becchi. E così sta facendo: tranne che a Brindisi, i suoi ragazzini infaticabili - con qualche veterano disposto al sacrificio - tirano fuori gli artigli e azzannano i garretti altrui finché possono, poi rischiano di crollare.

Congiuntura astrale negativa: nell'anno delle ambizioni ridotte, tutte le altre hanno costruito squadre tremende, che già solo sulla carta fanno venire i brividi (e, spesso, fra i nomi in formazione ci sono tante nostre vecchie conoscenze). E, allora, questo inclemente inizio di stagione è stato una autentica Via Crucis, per gli imberbi leoncelli che hanno sempre - e sottolineo: sempre - corso a perdifiato e sputato l'anima fino all'ultimo minuto di recupero di ogni partita.

Eppure, complici arbitri troppo casalinghi e l'improvvida Sventura, il Bitonto è ultimo in classifica, a soli due punti. Sì, proprio così: quel Bitonto, che in questi ultimi anni ha vinto un campionato e frequentato con assiduità i playoff, è mesto fanalino di coda. E, dunque, mi chiedo: che fare? Proprietà, presidente e staff cosa hanno intenzione di fare? Perché mi sembra di assistere ad un film già visto: tanto impegno, altrettanta fierezza - a proposito, che dolore vedere i giovani uscire dal campo a capo chino, dopo aver giocato a testa alta...- e poi si perde. Fino a rotolare inesorabilmente verso una luttuosa retrocessione. Urge muoversi, adesso, altrimenti sarà troppo tardi.


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