Questione Stadio: l’Amministrazione Abbaticchio risponde alla nota stampa dell’U.S. Bitonto Calcio

Questione Stadio: l’Amministrazione Abbaticchio risponde alla nota stampa dell’U.S. Bitonto Calcio

I lavori potrebbero partire immediatamente, a patto di rinunciare a un possibile finanziamento ministeriale a fondo perduto

  • 09 marzo 2021
  • Sport
  • Redazione

L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Michele Abbaticchio, replica alla nota stampa dell’U.S. Bitonto Calcio, esplicitando tutti gli aspetti legati ai lavori di adeguamento e ammodernamento dello stadio, dei quali “il presidente Rossiello è al corrente”.

Lo fa con la seguente lettera aperta alla città:

“Ci preme ricordare, soprattutto ai nostri concittadini, che già ad ottobre 2020 sono stati impegnati i 570mila euro necessari per il primo lotto funzionale dei lavori, acquisiti con un mutuo tramite l’Istituto per il Credito Sportivo.

Nello stesso mese era in scadenza il bando ministeriale “Sport e periferie”, al quale abbiamo partecipato richiedendo altri 700mila euro a fondo perduto per un ulteriore ammodernamento generale dello stadio, che prevede l’esclusione dal finanziamento in caso di lavori già appaltati con altre fonti finanziarie. Il presidente Rossiello è perfettamente al corrente sia della candidatura al bando nazionale, sia del progetto esecutivo, già munito dei pareri favorevoli del Coni e dei Vigili del Fuoco.

Speravamo, in verità, in una risposta più celere da parte del Ministero, che aveva preannunciato notizie sull’ammissione dei progetti per il mese di gennaio 2021. Questo bando resterebbe, tuttavia, un’opportunità unica da non perdere, anche perché nel frattempo la dotazione a disposizione dei Comuni è salita a 300 milioni.

L’immobilismo che ci rimprovera oggi la società Bitonto Calcio non è altro, quindi, che l’attesa di un finanziamento del progetto, che in base alle nostre stime potrebbe ben sperare di essere finanziato, facendoci ottenere più del doppio del budget, non solo per adeguare lo stadio alla normativa per disputare la serie C, ma per ammodernarlo radicalmente una volta per tutte.

Chi è chiamato ad amministrare una città e il suo territorio, infatti, deve anche profondere il massimo impegno nel programmare e cogliere le opportunità di finanziamento sovra-locali, allorquando queste si manifestano, specie in questo periodo di gravissima crisi economica e sociale. Non si può, però, ignorare che i tempi del Pubblico sono per forza di cose più lenti di quanto accade per le società private, che nell’assumere le proprie decisioni, legittimamente, fanno i conti con i propri potenziali profitti o perdite.

A questo punto, di fronte alla prospettata intenzione di trasferirsi altrove, se lo stadio non sarà adeguato entro la prossima estate, l’unico modo per garantire la permanenza del Bitonto Calcio in città è evidentemente legato alla rinuncia, senza aspettare alcuna graduatoria, al possibile finanziamento ministeriale a fondo perduto, per poter così procedere nell’immediato con un appalto più ridotto, utilizzando i soldi del prestito ottenuto dall’Istituto per il Credito Sportivo.

Procederemmo, in tal caso, ad una nuova delibera di giunta per dare mandato al Servizio per i Lavori pubblici ad attivarsi in tal senso, ma lo faremmo con la morte nel cuore, perché se dovessimo poi risultare ammessi nella graduatoria nazionale del bando ministeriale, probabilmente avremmo perso una grande opportunità per avere uno stadio all'altezza di una grande città. E questo, perché, come già detto, nel caso la procedura di gara dei lavori per stralcio fosse già avviata al momento della pubblicazione della graduatoria ministeriale, non potremmo più utilizzare il finanziamento per realizzare il progetto completo candidato al bando.

È del tutto evidente, considerato il periodo che ci vede impegnati nel contrasto alla sofferenza sociale ed economica di tantissimi nostri concittadini, delle attività economiche-commerciali, del nostro tessuto imprenditoriale e artigianale, che si tratterebbe di un sacrificio di non poco conto, che avrebbe il solo vantaggio di chiudere questa tribolata questione, evitando qualsivoglia polemica”.


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