U.S.D. Bitonto Calcio, questione curva. Ecco la completa verità dei fatti
La società neroverde replica alla nota diffusa dall’Amministrazione comunale, con una precisa e dettagliata ricostruzione temporale
- 20 novembre 2019
- Sport
- Redazione
L’U.S.D. Bitonto Calcio è costretta ancora una volta a tornare sulla questione curva perché chiamata in campo dall’Amministrazione comunale. Si rende pertanto necessario fornire una asettica e completa conoscenza dei fatti. Vi chiediamo dunque qualche minuto di pazienza, in virtù di una ricostruzione lunga e circostanziata.
Il presidente dell’U.S.D. Bitonto Calcio, Francesco Rossiello, dopo aver comunicato verbalmente sia al sindaco Michele Abbaticchio che all’assessore con delega allo Sport e agli Impianti Sportivi, Domenico Nacci, di voler donare alla comunità bitontina e ai tifosi tutti una nuova curva che garantisse maggior partecipazione alla vita calcistica locale, a mero scopo di divertimento e di aggregazione sportiva delle folle, senza nessuna finalità strettamente politica, con comunicazione per mezzo mail datata 14 giugno inviava già la planimetria tecnica della struttura, con indicazione del numero dei posti a sedere e relative misure, corredata dalle certificazioni della stessa struttura, fornita dalla ditta “Mario Orlando e figli”, dalla quale è stato acquistato il bene.
Successivamente, il 24 luglio, proprio al fine di attualizzare e perfezionare la donazione della struttura, il presidente inviava nuova comunicazione mail alla quale allegava la relazione di calcolo strutturale e la planimetria in sezioni orizzontali e verticali della struttura. Con questa mail venivano poi trasmessi anche i contratti nei quali sono inclusi i costi relativi al montaggio e posa in opera della struttura. Da tale contratto, sottoscritto dal presidente Rossiello e trasmesso al Comune di Bitonto, sin da quella data era evidente l’esclusione dall’offerta della realizzazione della struttura di fondazione per il fissaggio delle colonne portanti, gli interventi relativi ad opere murarie, qualsiasi attività ed onere inerente la presentazione della pratica al genio civile e ad enti pubblici di vario genere.
Il 25 luglio veniva inviata, questa volta per mezzo pec, l’atto di donazione del bene al Comune di Bitonto, assieme a tutta la documentazione propedeutica alla realizzazione.
Il successivo 31 luglio, su richiesta verbale dell’assessore Nacci, veniva fornita ulteriore documentazione – sempre messa a disposizione dalla ditta “Mario Orlando e figli” – ai fini dell’acquisizione, da parte del Comune, della curva oggetto di liberalità da parte del presidente Rossiello: in particolare, certificato ignifugo, piano di manutenzione della tribuna, dichiarazioni di prestazioni e ulteriori sezioni della struttura, a completamento delle precedenti.
Il 1° agosto, tutta la documentazione fornita il giorno precedente, veniva fatta recapitare agli uffici di Palazzo Gentile per mezzo pec.
In data 8 agosto, sempre con pec, l’U.S.D. Bitonto Calcio comunicava che il seguente 19 agosto, la ditta “Mario Orlando e figli”, fornitrice della curva donata, avrebbe provveduto alla consegna in città, così come effettivamente avvenuto.
Il 9 agosto il responsabile del Servizio dei Lavori Pubblici del Comune di Bitonto, unitamente al responsabile del Servizio per il Patrimonio, riscontrava la pec del giorno precedente rappresentando che ciascun ufficio, per le proprie competenze, avrebbe avviato “la necessaria attività istruttoria prodromica all'accettazione della donazione della tribuna”, che sarebbe dovuta avvenire con espresso provvedimento dell’ente, che oggi 20 novembre, non è ancora pervenuto.
Con quella medesima pec, il Comune di Bitonto rappresentava che il perfezionamento della donazione sarebbe dovuto avvenire con stipula di atto pubblico. Atto pubblico che ancora oggi non è stato stipulato.
Sempre con quella pec, il Comune di Bitonto evidenziava che consegna e installazione della curva sarebbero state subordinate “alla predisposizione del progetto esecutivo completo di tutti gli elaborati tecnico/amministrativi ed economici necessari sia all’acquisizione dei pareri/nulla osta degli Enti sovraordinati, sia all’esecuzione dell’intervento; all’approvazione del progetto esecutivo con provvedimento di Giunta comunale; al deposito dei calcoli strutturali, prima dell’inizio dei lavori presso i competenti uffici”.
Va da sé che tutti tali incombenti erano sin dall’inizio, e lo sono tuttora, come da espresse intese originarie, a carico dell’Amministrazione comunale.
Ciò è stato confermato expressis verbis dall’assessore allo Sport e agli Impianti sportivi, Domenico Nacci, durante la prima puntata della trasmissione “Ruggito NeroVerde”, andata in onda lo scorso 26 settembre sulla pagina ufficiale Facebook dell’U.S.D. Bitonto Calcio. In quell’occasione proprio l’assessore dell’Amministrazione in carica, con dichiarazione di segno contrario a quella ieri fornita con nota stampa diffusa dagli organi di informazione, assicurava il popolo neroverde e i tifosi tutti che il derby col Foggia del 1° dicembre 2019 si sarebbe potuto gustare da prospettiva differente, ossia dalla nuova curva. Proprio l’assessore riferiva di aver già individuato i professionisti abilitati e competenti per l’affidamento degli incarichi relativi alla redazione della relazione geologica, al calcolo della struttura in cemento armato e tutti gli ulteriori oneri amministrativi necessari, rassicurando ulteriormente che sarebbero stati sufficienti solamente 60 giorni per concludere l’iter ed eseguire il montaggio.
È evidente che l’Amministrazione comunale fosse sin dall’inizio a conoscenza del fatto che l’U.S.D. Bitonto Calcio avrebbe donato la struttura ed il relativo montaggio, essendo tutti gli altri oneri a carico del Comune di Bitonto, quale proprietario dello stadio “Città degli Ulivi” all’interno del quale la struttura donata oggi sarebbe dovuta già essere montata.
Dispiace molto che un atto di liberalità in favore della collettività bitontina, dei tifosi e delle loro famiglie – che ribadiamo, essere stato fatto senza alcun fine politico ma per scopi di mera aggregazione sportiva – sia stata recepita dall’Amministrazione comunale come un dispendio delle risorse finanziarie pubbliche.
Qualora l’Amministrazione comunale intenda non procedere con l’acquisizione della donazione, non dovrà fare altro che comunicarlo in maniera ufficiale all’U.S.D. Bitonto Calcio e al suo presidente, già pronti mestamente al ritiro della stessa.
Solo e soltanto questi i fatti. Nessuna verità alternativa.
Cari tifosi, come recitava uno striscione apparso domenica allo stadio “Città degli Ulivi”, “Tutti uniti per la nostra città”.