Metti un libro a teatro: due spettacoli dedicati ai classici della letteratura
Andranno in scena il 20 e 28 agosto all'anfiteatro di Ponente di Molfetta
- 18 agosto 2020
- Teatro
- Redazione
Unire i luoghi della cultura, i grandi capolavori della letteratura e interpreti di comprovata
competenza, per raccontare al pubblico il valore dei testi classici, è questo lo spirito della rassegna METTI UN LIBRO A TEATRO. Un format, di Alessandra Pizzi, prodotto da ERGO SUM, con l’intento di realizzare una rete tra luoghi della cultura interessati nella messa scena di grandi classici della letteratura e creare vari appuntamenti che mirino a costruire un itinerario storico culturale, tra i grandi autori del passato, letti ed interpretati da attori, accompagnando lo spettatore attraverso la musica e i testi di noti autori, per ricomporre e ricostruire miti, fiabe, racconti e leggende che costituiscono un preziosissimo bagaglio narrativo utile a conoscere tutto il sostrato simbolico autoriale della nostra nazione e non.
La rassegna, inserita nel cartellone Eventi Molfetta 2020 a cura dell’Assessorato alla cultura, prevede 2 appuntamenti nella cornice dell’Anfiteatro di Ponente. Grandi ospiti del panorama artistico nazionale, accompagneranno lo spettatore – lettore, alla ri-scopertta del valore delle grandi opere patrimonio della collettività.
La direzione artistica è di Alessandra Pizzi. Che cura anche la drammaturgia degli spettacoli in programma.
Il 20 agosto si partirà con Giorgio Marchesi che porterà in scena “Se una notte d’inverno un viaggiatore” dall’omonimo romanzo di Italo Calvino con la collaborazione al contrabbaso di Raffaele Toninelli.
Calvino disse del suo libro:
«È un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro.»
Se una notte d’inverno… è un gioco in cui Calvino ostenta in modo quasi provocatorio i suoi "trucchi" di narratore. Un romanzo di “artificio”, in cui emerge l’abilità dello scrittore/narratore. In cui il romanzo, dai toni quasi irriverenti nei confronti del pubblico, a poco a poco diventa serio, a denunciare l'impossibilità di giungere alla conoscenza della realtà
Emerge la maestria dello scrittore Calvino, e quella del romanziere, che inventa storie, le plasma, le trasforma, e la parola diventa materia plastica da modificare.
La lettura accompagna il pubblico nella dimensione noir di un racconto, che a mano a mano, svela verità, cela dubbi, risolve incertezze, perché più forte della lettura è il piacere di leggere. Ed ecco che il contenuto del racconto si sostituisce al piacere della lettura.
Calvino è un genio del secolo scorso e, a ragion veduta, questo è il suo romanzo migliore.
Giorgio Marchesi, che presta voce allo scrittore/narratore, accompagna il pubblico in questo viaggio tra le pagine, alla ricerca del piacere della riscoperta di un classico, di quella fiamma che tiene vivo il racconto, perché “se la scintilla non scocca, niente da fare: non si leggono i classici per dovere o per rispetto, ma solo per amore”, come sostiene appunto Calvino.
Enzo De Caro sarà l’interprete di “Un’Odissea Infinita” che andrà in scena il 28 agosto.
Un itinerario nella grande e variegata produzione letteraria e musicale dedicata ad Ulisse, a scandire le tappe di un viaggio e il suo “essere circolare”. Si parte da casa e si ritorna a casa, per ripartire. Perché più forte del desiderio del ritorno e la bramosia della conoscenza. In questo viaggio Ulisse non incontra mostri e lestrigoni, ninfe e creature divine, ma “dialoga” con il partimonio culturale che i grandi gli hanno dedicato. Incontra Francesco Guccini, e il suo racconto di Odysseo, incontra Dante e i dannati del canto XXVI dell’Inferno, incontra Lucio Dalla e i versi di Itaca, incontra la Poesia di Pascoli e di montale, di Tyson, di D’Annunzio, i versi delle canzoni di Caparezza, la letteratura di Borges e di Kafka e termina nell’infinito di Leopardi.
Perché tra epica e invenzione, tra commento e narrazione, tra esegesi e interpretazione, vale in valore della parola che incanta… come il coro delle Sirene di Ulisse.
Al pianoforte Francesco Mancarella, al beato box Filippo Scrimieri
Tutti gli spettacoli andranno in scena alle ore 21:00 presso l’Anfiteatro di Ponente di Molfetta.
Biglietterie su curcuito www.ciaotickets.com
Info spettacoli e prenotazioni 327 9097113
Biglietti a partire da euro 13,00