Antonio Lovascio, Bitontino tutto goal e professionalità

  • 09 febbraio 2020
  • Danilo Cappiello

Un bomber lo si riconosce facilmente. E' quello cresciuto a suon di bordate di super santos contro le serrande dei garage, fino alla chiamata di un nuovo ed acerbo progetto di Futsal bitontino.

E' quello che la porta non la vede ma la sente e di gara in gara ha aggiornato i prorpi score personali e di squadra segnando caterve di goal e facendosi notare nel panorama regionale. 

E allora cosa succede quando uno che è sempre stato abituato a gonfiarla la rete, incappa in una di quelle stagioni dove la porta diventa improvvisamente stregata?

Situazione questa che fino allo scorso sabato sembrava aver preso di mira il bomber bitontino Antonio Lovascio. Uno da sempre abituato a segnare goal su goal. 

Per carità, è capitto anche a gente come Luca Toni in una sua stagione al Brescia, il cui rimedo furono i saggi consigli del divin codino Roberto Baggio. 

Tornando a noi però, ha fatto un certo rumore l'astinenza da goal di Antonio Lovascio.

Ma è proprio in una sitauzione paradossale per lui dal punto di vista realizzativo, che la Bitonto sportiva ha imparato a conoscere un professionista serio ed esemplare.

Nonostante la fortuna fosse impegnata in alte mete lontane dalla tensostruttura, il bomber bitontino non si è abbattuto affatto anzi, ha messo a piena disposizione il proprio spirito di sacrifico a servizio della squadra, facendo il classico lavoro sporco: calci e gomitate, rigorosamente spalle alla porta. 

Non segnare, ma far segnare dunque. Sempre in silenzio. Per il bene della squadra. 

Quel silenzio, abile rifugio di mille pensieri e mille parole non dette, portato a braccetto assieme a lavoro, costanza e speranza, che prima o poi la situazione sarebbe cambiata.

Di fatti è stato proprio così quando, al minuto 8' della ripresa dello scorso sabato, il bomber bitontino ha ricevuito palla sulla trequarti avversaria, ha avanzato palla al piede e dalla distanza ha lasciato partire un sinistro chirurgico, da sempre suo punto di forza, che si è spento alle spalle del portiere di casa e gli è valso sia il tanto desiderato ritorno al goal, sia la rete numero sette in stagione.

Un goal il suo, dal sapore di liberazione. 

E allora bentornato dunque al bomer Antonio Lovascio. Un ragazzo che, goal a parte, sta contribuendo con la sua umiltà, la sua professionalità ed il suo spirito di sacrificio a tenere vivo il sogno della società bitontina.


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