Contro il Casarano, ancora una sconfitta casalinga del Bitonto

  • 06 marzo 2022
  • Mario Sicolo

Contro un Casarano disciplinato e ben acquartierato in campo, il Bitonto rimedia un rovinoso tonfo casalingo, e scivola giù anche dal secondo gradino del podio del girone. Avendo sempre contraddetto l’adagio che vuole immutabile la formazione che vince, mister Claudio De Luca non cambia quella che aveva pareggiato, certo con merito, a Fasano. E, così, in porta va il fuoriclasse Figliola, Petta e Lanzolla a guardia della difesa, Guarnaccia e Lacassia a spingere sulle fasce, Piarulli e Addae a battagliare nel cuor della pugna, il terzetto di trequartisti Palumbo-Lattanzio-D'Anna alle spalle di bomber Santoro.

Il collega Monticciolo rivoluziona l'undici e sceglie Iannì fra i pali, Vitofrancesco e Raimo a giganteggiare sulle corsie esterne, Logoluso direttore d'orchestra e Montinaro facitor di gioco, Santarcangelo e Dambros Lucas ad imperversare in attacco. Ed è proprio il brasiliano a portare il primo pericolo in area bitontina con un tiro deviato da Lacassia e sventato dal guizzo di Figliola. Sessanta secondi e ripartenza vertiginosa dei padroni di casa con cross radente di Santoro, mancato d'un soffio dall'ala ex Fermana.

Al quarto d'ora, mancino pretenzioso del capitano dai venticinque metri, cuoio alto sulla traversa. Al 20', rasoterra da destra in area di Vitofrancesco, Dambros centra la schiena di Santarcangelo sulla riga bianca. Minuto 25: il gol che decide il match. Traversone dell'indemoniato numero 2 salentino, spizzata del 9 per Fontana che controlla e di collo spedisce la sfera ad incocciar sul palo e poi nel sacco.

La reazione dei padroni di casa è veemente, ma troppo fugace. Prima, piattone ravvicinato di Lattanzio che Iannì d'istinto disinnesca. Subito dopo, parabola maligna di Piarulli dalla trequarti, che inganna Iannì. Il fischio del signor Maccarini di Arezzo per un fuorigioco passivo di Petta cassa la gioia del «Città degli Ulivi». Dopo la mezz'ora, frustata di Santoro da fuori, Iannì addomestica la sfera. A 5' dall'intervallo, cercano il raddoppio le punte casaranesi, ma Figliola mura da campione le conclusioni avverse di Montinaro e Santarcangelo. In pieno recupero, Addae si esibisce in una rovesciata esteticamente apprezzabile, ma carente di potenza.

Nella ripresa, i leoncelli non ruggiscono e il canovaccio non muta affatto. È il 12' quando Lattanzio si invola in contropiede e cestina puerilmente il tutto. Due giri di lancette e balzo prodigioso di Figliola su incornata di Sanchez. Al 23' tiro arcuato di Palumbo che l'estremo rossazzurro smanaccia abilmente. Finisce così, con i leccesi in festa e i leoni dolorosamente feriti. La società si rannicchia in un pensoso silenzio stampa, in attesa che le nuvole cineree si diradino nel cupo cielo neroverde.


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