Deludente pareggio del Bitonto col Gravina
- 27 marzo 2022
- Mario Sicolo
In perfetto stile gattopardesco, il cambio in panchina del Bitonto non ha sortito la rivoluzione sperata. Anche contro un Gravina sbarazzino, è stato un pareggio caratterizzato dal consueto canovaccio fantozziano: doppio vantaggio, due dormite difensive e vittoria - che pure sembrava per lunghi tratti più che meritata - malinconicamente sfumata. La "cura Potenza", dunque, è ancora lontana dal portare gli effetti desiderati.
Il mister di Apricena cambia modulo e si affida ad un 3-5-2 più solido, con la garanzia Figliola fra i pali, Lanzolla centrale e braccetti laterali Lacassia e Danilo Colella; in mediana, chiavi della manovra nei piedi di Addae e Manzo, coadiuvati da Piarulli, un po' troppo guardingo, ed un pungente Palumbo, la creatività sfuggente di Riccardi al servizio delle punte Lattanzio e Santoro. Il duo Summa-Ragone risponde con una formazione ordinata e prudente al contempo: davanti al portiere dal cuore grande Vicino il muro eretto da Rechichi e Gilli, la geometria di Tommasone e la disciplina di Giglio e Scalise in mezzo; davanti Tuninetti ad inventare per Krstevski e l'eterno Chiaradia. Dopo le canoniche fasi di studio, ecco gli assalti dei padroni di casa. Al 17' Palumbo saetta in area su invito del capitano e batte, Vicino si oppone, riprende e stocca Lattanzio, Giglio si immola sulla riga bianca. Sei minuti e vantaggio dei padroni di casa: Riccardi inebria di finte i mastini avversi e crossa radente per Lattanzio, che viene trebbiato da Scalise: rigore. Santoro è lesto a ribadire in rete la respinta del portiere murgiano sulla sua conclusione dal dischetto. Due destri pretenziosi di Lanzolla e Riccardi dopo la mezza e il primo tiro fiacco in porta dei gravinesi al 42' con Kharmoud che titilla appena i guanti di Figliola. La ripresa si apre al 9' col triangolo fra Piarulli e Santoro, collo alto del bomber. Sessanta secondi e raddoppio bitontino: dialogo raffinato fra Lattanzio e Palumbo, Vicino in coraggiosa uscita smanaccia, sul cuoio si fionda Piarulli che scaraventa in rete a porta quasi sguarnita. Quando il successo sembrava ormai in ghiaccio, d'improvviso son tornati inesorabili i fantasmi dell'insicurezza ad aleggiare sopra gli uomini in casacca neroverde. Poco dopo il quarto d'ora, Ricky disegna un corridoio per Riccardi, Vicino spericolato sventa. Al minuto 21, punizione dalla trequarti di Lasalandra, torre di Gilli e su sfera vagante piattone vincente di Diop: 2-1.
A 3 primi dalla mezza, esterno troppo esterno di D'Anna: nulla di fatto. A dieci dal triplice fischio finale, il pari: corner da destra, dal solito grappolo di pedatori in area si staglia Gilli, che stacca regale e insacca nel sette. Sterile la reazione dei leoni dal ruggito ancora una volta afono. All'ultimo minuto di recupero, solo una rasoiata di Lanzolla azzerata da Vicino: davvero poco per chi ambiva alla vetta del girone ed ora è stato superato pure dal Francavilla in Sinni. Restano soltanto, sugli spalti e sul prato del "Città degli Ulivi", mestizia e languore...