Famiglie disperate: “che si ripristini servizio ADI”

  • 15 febbraio 2020
  • Redazione

È il caso di Luigi – nome che attribuiamo di fantasia – che da quando il Comune di Bitonto e quello di Palo del Colle hanno sospeso il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, perché pur essendoci Fondi da poter erogare, tutto è fermo a causa dell’impossibilità delle strutture sanitarie di potersi accreditare, in Regione, rispettando un regolamento al momento inesistente. Così Luigi deve supplire alla mancanza degli operatori sanitari, sottraendo dalla sua pensione di appena 800 euro la spesa per una persona che si prenda cura di lui. Ma i casi in totale sono 32 tra le due città e molti di questi sono davvero molto gravi, tra i bambini - che hanno all’interno delle proprie abitazioni dei veri e propri ospedali mobili -, e anziani non autosufficienti a cui è stato bruscamente interrotto il servizio.

Il problema arriva da lontano. Infatti è il 2017 quando la Regione approva una legge per ridefinire le procedure in materia di autorizzazione per l’accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private ma, nonostante siano trascorsi tre anni, il regolamento non è ancora stato emanato. In quasi tutti gli ambiti territoriali regionali il servizio ADI viene già erogato con il sistema dei buoni servizio, grazie ai quali i beneficiari individuano in autonomia i soggetti accreditati a cui rivolgersi. Le famiglie sono state gettate nello sconforto perché le finestre per le domande online per l’accesso ai buoni sono state prima annunciate, poi cancellate. “La regione provveda ad approvare il Regolamento senza indugi – ha tuonato il consigliere regionale forzista Domenico Damascelli -. Non si possono più condannare le persone più fragili della nostra Puglia ad una drammatica incertezza”. Qualche rassicurazione, però, è arrivata dal Garante regionale per i diritti delle persone con disabilità.


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