Furto a casa e al negozio: “Forse non apriamo più”

  • 25 gennaio 2021
  • Viviana Minervini

Prima il furto in appartamento, subito dopo il funerale del papà a novembre,  e poi la scorsa settimana- dopo un mese e mezzo - il negozio di famiglia è stato trovato sottosopra. Sembra non ci sia pace per il signor Stefano Tota e la sua mamma che da mesi sono nel mirino dei malviventi che provano a raccattare il possibile. Sono entrati nel negozio di cappelli che vi mostriamo, nei pressi della villa Comunale, da un terrazzino esterno con una fiamma ossidrica rischiando di far incendiare l’intero negozio e persino il palazzo e hanno portato via oro e soldi. 

Ora la mamma di Stefano è terrorizzata, vive nella paura, e non sa se tornerà ad aprire ancora il negozio che dagli anni ’60 è nel commercio cittadino. 

Quello subito dalla cappelleria Cassano è solo uno dei tanti assalti avvenuti nell’ultimo periodo a Bitonto. Da metà dicembre è stato svaligiato un centro orologi e uno di telefonia in via Mazzini e via Matteotti e altre due volte è stato tentato il furto ad un distributore di benzina sulla Sp231. Molte volte, l’assenza di telecamere sulla pubblica via, il buio e i volti travisati dei malfattori, rendono complicato anche il riconoscimento e l’individuazione da parte delle forze dell’ordine. Allora il grido d’allarme dei cittadini si fa forte: più vigilanza e attenzione per i commercianti che tengono vivo il tessuto imprenditoriale.


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