Il Bitonto batte il Cerignola e onora Pino e Ciccio
- 11 aprile 2021
- Mario Sicolo
Quando si gioca in tredici contro undici, non puoi non vincere. Il Bitonto ruggisce d'orgoglio cercando dentro l'anima lacerata la forza giusta per superare un Cerignola pugnace e audace. Prima del match, la cerimonia in ricordo del signor Pino Rossiello, presidente onorario e padre del patron Francesco, e del giovane Ciccio Marrone, collaboratore dell'ufficio stampa della società. Sotto una volta di cenere, il minuto di tremulo silenzio, appena ferito dalle strida di rondini lontane che somigliavano a grida di dolore. Fasci di fiori depositati da capitan Lattanzio e dal bitontino doc Loris Palazzo lì dove sugli spalti sedevano i due amici insostituibili della famiglia neroverde.
Mister Loseto erge la diga Petta Nocerino Colella dietro, Biason in mezzo a menar le danze e Montinaro a far magie alle spalle dei due emozionati punteri. Pazienza risponde con l'equilibrio ubiquo di Esposito e il piede saggio di Manzo, l'immarcabile Achik con i sempre pericolosi Malcore e Russo. Si parte ed una possa segreta sembra sospingere i leoncelli.
Al quarto d'ora, Montinaro fugge sulla sinistra e capolavoro di Palazzo che spedisce una sciabolata all'incrocio: 1-0. Al 22': corner fatato di Montinaro e inzuccata poderosa di Nocerino che schiaccia nell'angolo: ed è il raddoppio. Al minuto 26: Lattanzio in scivolata murato da De Cristofaro.
Uscita volante di Zinfollino al 42' su cross maligno di Achik. Allo scadere, destro rasoterra di Russo che inganna Zinfollino e i dauni così accorciano. Al rientro dagli spogliatoi, Malcore ci prova dalla media distanza, blocca Gigi. Al 20, uscita spericolata di Zinfollino su Russo, che viene mietuto in area. Dal dischetto il 9 fa secco l'estremo andriese. Cinque minuti dopo, la rete che chiude la gara: incantevole duetto fra Palazzo e Lattanzio e tiro sporco (o deviato dagli angeli) del capitano che buggera Chironi.
A due dalla mezza, botta energica di Turu Biason, che dopo un po' bissa il giallo e viene espulso. In inferiorità numerica, i leoncelli restano comunque in dodici ed eroici arpionano i tre punti e li dedicano al Cielo...