Il Bitonto calcio in odore di C. Urge il restyling al Città degli Ulivi

  • 03 maggio 2020
  • Mario Sicolo

Farsi trovare pronti all'appuntamento con la storia. Tutto qui. In questa frase, nitida e lapidaria, si può riassumere la questione "Città degli Ulivi", che è esplosa in settimana, ma che da tempo covava come fuoco sotto la cenere.  Il destino del Bitonto Calcio, infatti, potrebbe cambiare decisamente nei prossimi giorni e vedere i neroverdi fare ingresso tra i professionisti, sfoggiando una "casa" più che dignitosa. Dunque. Era domenica 11 novembre 1928 quando, su un terreno donato dalla famiglia Ferrara, in via Megra, si tenne, come segnala lo storico Gianvito Rubino, l'inaugurazione del "Campo Sportivo del Littorio" progettato dall'Ingegnere Comunale Salvatore Ambrosi, coadiuvato dal geometra Francesco Piepoli. Nel corso di quasi un secolo di vita, numerosi sono stati gli interventi su quel che oggi è lo stadio "Città degli Ulivi", il più significativo fu quello voluto dall'amministrazione Coletti in concomitanza con Italia Novanta e l'approdo dei leoncelli in interregionale. Fautore di quel restyling fu Franco Natilla, grande appassionato di sport, consigliere comunale e segretario particolare del presidente del consiglio regionale. Che, oggi, è preoccupato per le sorti della struttura, attualmente non conforme ad un eventuale passaggio in Lega Pro e, quindi, tutta da adeguare. “Bisognerà dimostrare di essere in regola con determinate caratteristiche standard – ricorda Natilla nella missiva inviata al sindaco Michele Abbaticchio -. A cominciare dal possesso di una tribuna dotata di almeno 1500 seggiolini per posti a sedere e dal dispositivo di sicurezza previsto per il settore della tifoseria ospite con minimo 500 posti numerati, oltre alla “curva” da destinare agli ultras locali”. “Il rischio – conclude il consigliere – è quello che per una palese negligenza dell’amministrazione, la squadra seppur promossa venga, di fatto, esclusa dal Campionato”. Chiamato in causa, l’assessore allo Sport Domenico Nacci, ha risposto tempestivamente: “Siamo a lavoro da tempo - ha rassicurato tutti - per elaborare le progettualità tecniche necessarie all’adeguamento del nostro stadio. Abbiamo incaricato una società di professionisti di fornirci tutto quanto il necessario per poter sopraelevare la cura e adeguare l’impianto sportivo alle normative vigenti”. La pandemia ha interrotto il processo ma Nacci chiarisce: “già dal 4 maggio, con le limitazioni imposte, si riprenderà l’iter. La nostra volontà è continuare a contribuire ai successi della nostra comunità sportiva”.


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