Il Bitonto perde anche a Fasano ed è ultimo

  • 09 ottobre 2022
  • Mario Sicolo

La inesorabile crudeltà dei numeri dice che il Bitonto è l'ultima forza del girone H di serie D. Anche oggi, infatti, al "Vito Curlo" è stata un'altra sconfitta. Eppure, di fronte, c'era il Fasano invitto che stava dando l'assalto alla vetta e gli imberbi leoncelli hanno provato fino alla fine a fare la loro parte, persino quando sono rimasti in dieci. Ma in un torneo così terribile, non è affatto facile. Mister Valeriano Loseto, sempre più disincantato, fa di necessità virtù, dato l'accanimento dell'improvvida Sventura, e si fida di Petrarca fra i pali, Silletti e Gianfreda centrali, esterni bassi Mariani e Chiaradia, in cabina di regia Spinelli con Ungredda a supporto, il tridente Maffei Palazzo Figliolia davanti. Ivan Tisci risponde con Ceka in porta, Lezzi e Da Silva baluardi arretrati, larghi Savarese e Divittorio, Onraita e Bianchini direttori d'orchestra, Calabria a dialogare con Di Federico e Gomes Forbes. Meno di un giro di lancette e fiato sospeso per le condizioni di Figliolia, che perde conoscenza dopo uno scontro. Si riprende, per fortuna. Decimo: piattone di Lezzi: centrale.

Al 12' già cambia il volto del match: Gomes Forbes ustiona due leoncelli e imbecca in area Battista che controlla e stocca imparabilmente: fasanesi in vantaggio. Poco prima del quarto d'ora, retropassaggio suicida di Savarese, capitan Palazzo agile si incunea, dribbla il portiere e manca lo specchio di un soffio. Svetta Onraita in area al 39': alto. A 2' dall'intervallo ripartenza celere dei neroverdi maldestro però è il mancino di Figliolia. Frattanto, l'arbitro martoria di gialli i neroverdi, manco fossero truci sgherri: presto si pagherà tanta inflessibile severità. Tre minuti dal rientro, Palazzo libera Maffei solo dinanzi a Ceka, che di piede ribatte quasi inconsciamente. Al 6' un gomito troppo alto condanna Loris al rosso. Al 9: destro di Mariani dal limite, fuori misura. Poco prima del quarto d'ora, inzuccata ravvicinata di Mariani, prodigiosa respinta di Ceka. Cinque minuti e stavolta tocca a Maldonado colpire il guantone di Petrarca. Maldonado, al 34', irrompe nei sedici metri, salta due avversari e calcia a lato.

A due dallo scadere, disutile testata di Carullo. Primo Minuto di recupero: triangolazione impeccabile in controgioco dei biancazzurri, piattone sicuro di Bianchini e raddoppio. Subito dopo, destro dell'argentino a malconciare un mega sylos dietro la porta e dire che sembrava un fuoriclasse qualche secondo prima. E infine, punizioncina centrale di Maldonado a chiudere una sfida che fissa inequivocabilmente la testa e la coda del campionato.


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