Il Bitonto perde ancora in casa: 0-1 e il Lavello festeggia

  • 14 aprile 2022
  • Mario Sicolo

Allo strazio neroverde non c'è più fine. Neppure il tempo di gioire per la vittoria sul Nardò, che il Bitonto scivola rumorosamente di nuovo in casa e non riesce manco ad agguantare il Francavilla, sconfitto dal Cerignola. Con Colella malconcio ai box, mister Alessandro Potenza schiera Lacassia braccetto di sinistra con Petta e Lanzolla a protezione di Figliola, i ragazzini terribili Mariani, Piarulli e Stasi nel mezzo con Turitto, Riccardi trequartista alle spalle di Lattanzio e Santoro.

Il figlio d'arte Karel Zeman sistema i lavellesi secondo lo schema "di famiglia": Chironi in porta, San Roman, Di Fulvio, Onraita e Massa ad erigere la muraglia difensiva; a in mediana Grande, Dominguez e Militano. Il fantasista Tapia, l'immarcabile Ouattara e Marcellino davanti. Al 10', azione corale dei padroni di casa, il capitano allarga per Onny, capocciata di Riccardi: sfera alta. Sei minuti e fraseggio pregevole dei leoncelli: fuga di Stasi, servizio per Riccardi, traversone, Lattanzio si avvita e incorna di poco fuori. Minuto 25: ecco l'omelette che consegna il match agli ospiti: nel giropalla Lanzolla stoppa male il cuoio, Ouattara si invola verso la porta, dribbla l'affannato centrale e fa secco Figliola. I leoncelli accusano il colpo e smettono di ruggire. Solo a 9' dall'intervallo Turitto per Lattanzio, che schaccia e l'estremo ospite sventa in tuffo. Nella ripresa, l'atmosfera si fa ancora più mesta. Dalla destra, al quarto, Piarulli scodella: il pallone carezza perfido la traversa e niente più. Sessanta secondi e Biason mette al centro, Onraita tocca nitidamente col gomito ma per Colaninno si prosegue. A ridosso del quarto d'ora, conclusione che non gira affatto di Molitano e si spegne fra i guantoni del goalkeeper palesino. Al 22' Riccardi sciabola dal limite e trova la punta delle dita di Chironi, per tutti fuorché per l'arbitro. È il 26' quando Tapia affila un piazzato, Figliola si inarca e mette in corner. A dieci dal termine, uscita kamikaze di testa di Chironi che ruba il tempo a Santoro. Sipario malinconico, dunque, su una prestazione incolore dei bitontini, tacitati dalla verecondia, e abbracci festanti per i potentini.


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