Il Bitonto sbanca Molfetta con una folgore di Santoro
- 06 ottobre 2021
- Mario Sicolo
Per la trasferta a casa dei cugini molfettesi, mister Claudio De Luca vara una formazione duttile e proteiforme, in grado di trasformarsi dal prediletto 4-2-3-1 al più puntuto 4-2-4. Un problema muscolare spedisce in tribuna l'imberbe Carotenuto e fra i pali ci va Lonoce, Lanzolla Danilo Colella sono la Maginot, i cardini del gioco nel mezzo saranno il gladiatorino Mariani e il ringhioso impeccabile Manzo, batteria di trequartisti davanti con D'Anna, il rientrante Triarico e l'aspirante dioscuro Santoro a scambiarsi di ruolo con capitan Lattanzio. Renato Bartoli si affida all'esperienza di De Gol, Boccadamo e Demoleon, spera nella voglia segreta di Riscatto degli ex Pozzebon e Turitto, e punta sulla tecnica onnicomprensiva di Caputo. In un battibaleno, la folgore aurorale che segnerà il destino dell'incontro. Una manciata di secondi, otto per la precisione, con la complicità di Ricky Santoro fuffa la sfera a De Gol e uccella Viola: 0-1.
Al 7' triangolo fra gli avanti biancorossi e botta al volo di Caputo, schermata dalla difesa. Al Minuto 24, corner per i neroverdi, sfera che galleggia pericolosa accanto all'incrocio: solo brividi e nulla più. Corner diabolico di Triarico al 34', incrocio che trema, collo pieno di Santoro: alto. Quattro minuti dopo, su piazzato di Triarico, autotraversa di Demoleon, segue piattone strabico di Kanoute in ribattuta. Al 41', destro radente di Kanoute, blocca Viola. A centoventi secondi dall'intervallo destro quasi a giro di Camara, decisamente fuori bersaglio. Nella ripresa, lo spirito di sacrificio corale rende coeso il branco dei leoncelli e i rischi saranno pari a zero. Al 2' scambio geometrico sulla fascia e rasoterra di D'Anna che si ferma fra le braccia dell'estremo di casa. Poco prima del quarto d'ora, destro di Caputo senza vigore, agguanta sicuro il cuoio Lonoce, che pure aveva rinviato corto. Al 18', provano il duetto artistico Santoro Lattanzio, la difesa si salva in angolo. In un mare di tranquillità e di calcioni al martoriato Montinaro, si giunge al termine del match vittorioso per gli uomini del patron Francesco Rossiello, che si piazzano ad una incollatura dalla vetta.