Il Bitonto sbanca Nardò e si avvicina al Francavilla secondo

  • 10 aprile 2022
  • Mario Sicolo

Per una celia letteraria del destino pallonaro, il Bitonto ritrova la diritta via della vittoria trafiggendo il portiere Petrarca del Nardò. Dopo quattro pareggi, tre sconfitte ed una rivoluzione in panca, i leoni ritrovano il successo al Giovanni Paolo II gestendo con solida autorevolezza e olimpica sicurezza la gara contro il sempre ostico Nardò. Vien fatto di dire che si è giocato da primi in classifica quando non lo siamo più e siamo assisi solo al terzo gradino. Ma tant'è. Mister Alessandro Potenza sceglie i veterani a guardia della difesa con Figliola e la triade tornata invalicabile Lanzolla Petta Colella; un nugolo di ragazzini - Stasi Piarulli e Radicchio - accanto al gigantesco Addae nel mezzo, donde si stacca il fantasioso Riccardi a supporto del duo Santoro Lattanzio. Di contro, l'ex Pasquale De Candia, fonda il reparto arretrato sugli scafati De Giorgi, Trinchera, Romeo, Masetti e Mariano, a dirigere il traffico in mediana Valzano Caracciolo e Cancelli, Caputo e Cristaldi, in assenza del temibile Puntoriere, a pungere davanti. Dopo il doveroso, silente ricordo dello storico dirigente locale Cesarino Giannuzzi, i neroverdi si sono attendati costantemente nella metà campo avversa, e al 21' traversone di Stasi e Petrarca sventa in uscita stoica. Al 24' conclusione a giro di Caputo che si spegne maligna sul fondo. 120" e gioco di prestigio di Lanzolla che con una trivela stile Quaresma per poco non inganna l'estremo neretino. Dopo la mezza, De Giorgi crossa rasoterra, Valzano calcia perfido, Figliola arpiona il cuoio. Al minuto 36 il gol che spacca il match:  Stasi indetta arguto Santoro che buggera il portiere granata con un delizioso pallonetto. Tredicesima perla di stagione per il bomber di San Giovanni Rotondo.

Con serenità si rientra negli spogliatoio e se ne risbuca fuori per controllare la pugna senza patemi. Al 4' sferza possente di Addae dai 25, blocca Petrarca. Due minuti e mancino ambizioso di Colella: alto. Poco prima della mezz'ora, Lacassia saetta sulla fascia e serve Lattanzio che batte di prima intenzione: Romeo si immola e salva. Batti e ribatti al limite dell'area ospite, subito dopo, e sinistro maldestro di Alfarano che, in pratica, chiude la contesa e restituisce il sorriso ai bitontini, in vista di un finale di campionato impegnativo e, si spera, appassionante.


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