L’inizio del sogno: il Bitonto si rialza e agguanta la vetta
- 19 aprile 2020
- Nicolangelo Biscardi
Mai dare per morto un leone appena ferito. E quello neroverde saprà rialzarsi molto presto. Così avevamo concluso la prima puntata del racconto del cammino del Bitonto nel girone H di Serie D. Con nel cuore le cicatrici della sconfitta interna con l’Agropoli, la ciurma guidata da mister Roberto Taurino che viaggia verso Nocera Inferiore per la prima trasferta campana della stagione ha già le spalle al muro, condannata a reagire e vincere su un campo ostico, come il “San Francesco d’Assisi”, contro la Nocerina, squadra di grande tradizione. Si aggiungono anche le defezioni di Biason e Lattanzio a complicare le scelte del tecnico salentino, che però trova il bandolo della matassa: difesa over, tre under a centrocampo con Turitto interno. E poi due grandi protagonisti: Figliola tra i pali, che tiene in vita il Bitonto nella prima frazione di gioco, parando un calcio di rigore, e bomber Patierno in avanti, finalizzatore cinico e spietato della manovra offensiva neroverde. Le due reti che regalano il ritorno alla vittoria portano la firma proprio dell’enfant du pays, che sblocca il punteggio in avvio di ripresa con un colpo di testa su perfetto cross di Marsili e, dopo aver sfiorato il colpo di genio, colpendo una traversa direttamente da centrocampo, mette il sigillo finale guadagnandosi e trasformando un calcio di rigore. Il Bitonto riparte, dopo la paura del primo tempo, con una ripresa da squadra con dei valori tecnici e morali importanti. La giusta spinta per affrontare il terribile mese di ottobre, col Bitonto opposto a gran parte delle principali contendenti.
Si parte dalla sfida casalinga contro il sempre ostico Gravina. I gialloblu di mister Valeriano Loseto sono nati per far male alle grandi: al “Città degli Ulivi” è gara estremamente tattica, che viaggia sul filo dell’equilibrio e della paura di perdere per strada punti pesanti. Ma all’improvviso arriva l’episodio che forse rappresenta il punto di snodo della stagione: mister Taurino lancia nella mischia Turitto, e da un cross dalla sinistra arriva la geniale trovata di Patierno, e chi se non lui: colpo di testa da posizione defilata, pallonetto a scavalcare il portiere avversario e palla in rete per l’1-0. Un numero da fuoriclasse per il figlio della terra di Bitonto, leader, trascinatore. Il Bitonto si aggrappa ai gol di Patierno ma inizia anche a dimostrare un certo equilibrio tattico e una certa solidità difensiva.
Elementi, quest’ultimi, che trovano sostanza e conferma nella trasferta del “Monterisi” di Cerignola. Campo tabù negli ultimi anni per i colori neroverdi, ma è forse dalla terra dell’Ofanto che nasce il sogno Bitonto: lo squalificato Taurino imbriglia tatticamente i gialloblu di Alessandro Potenza, autentica corazzata che fatica a decollare. La gara è equilibrata, il Bitonto rischia poco o nulla e sfiora il colpaccio con Patierno. La sensazione al triplice fischio finale è di soddisfazione per lo 0-0 ma anche di rammarico: si poteva e doveva osare di più.
Ed ecco la settimana della svolta. Negli occhi del Bitonto c’è sempre più convinzione dei propri mezzi. Sembrano lontane ormai le tensioni post Fasano e Agropoli. Ma all’orizzonte c’è l’avversario più ostico: il Taranto del grande ex, Nicola Ragno, tecnico che dispone di una rosa che offre solo l’imbarazzo della scelta per qualità e blasone. Si anticipa al sabato, in quello che sarà forse un weekend che dalle parti della “città dell’olio” mai verrà dimenticato. È la vigilia della terza domenica di ottobre, giorno a Bitonto dedicato ai suoi Santi Anargiri Cosma e Damiano. Al “Città degli Ulivi” le squadre scendono in campo accompagnate da una coreografia che diventa storia e che rappresenta fede, speranza, amore per la città: omaggio ai Santi Medici, i giganti di Bitonto. In campo, il Taranto dimostra nel primo quarto di gara di che pasta è fatto, sfiora il gol con una rocambolesca azione, ma da quel momento sul prato verde è monologo bitontino: Biason sblocca nella prima frazione di gioco, nella ripresa suona meravigliosa la sinfonia dell’orchestra diretta dal maestro Taurino. Patierno guadagna rigore e l’uomo in più, dal dischetto è bis. Esce tra gli applausi, entra Merkaj e in pieno recupero è 3-0. Risultato che poteva essere persino più largo, viste le tantissime occasioni neroverdi nei secondi 45 minuti.
È tripudio al “Città degli Ulivi”. Per la prima volta il Bitonto batte il Taranto nella sua storia, e sale momentaneamente al primo posto in classifica, in attesa dei risultati della domenica. Ma si sa, i Santi Medici vogliono bene a Bitonto. E in quella domenica il Bitonto in vetta ci resta. Non più solo per una notte. Ecco, il cammino ebbe inizio da lì, da quel weekend dedicato a Cosma e Damiano, i giorni dei bitontini.