Riaperta la chiesa di San Silvestro per il Triduo della Candelora

  • 09 febbraio 2020
  • Mario Sicolo

Forse è vero che i piccoli grandi miracoli li fanno quaggiù le donne e gli uomini di buona volontà. Nei giorni scorsi, a cavaliere fra gennaio e febbraio, la chiesa di San Silvestro è stata riaperta al culto, divenendo com’era per tradizione il cuore pulsante per davvero della città in occasione del Triduo della Candelora. Il simulacro della Madonna del Parto, col suo volto dipinto d’aurora, è tornato a casa sua. "Che meraviglia abbiamo a Bitonto – quasi ha sospirato un uomo lì accanto all’altare -e qualcuno manco lo sa che c'è. Ma oggi è tornata a casa". "Anche noi", ha sorriso una signora anziana, con gli occhietti lucidi di nostalgia. Già, è durato troppo questo viaggio di ritorno per tutti i fedeli di quell'autentico scrigno di meraviglie che è San Silvestro - che incantò il grande Francesco Speranza, corifeo della chiaria milanese- nel centro del centro storico. Nei giorni della festività che dicevamo, ha rivisto la luce - grazie alla provvida tenacia della signora Pasqua e dei suoi oltremodo encomiabili figli- il tempio voluto da un rampollo della nobile famiglia Labini "saeculo ineunte XI". Da giovedì, la comunità si è ritrovata, raccogliendosi in preghiera, ascoltando la voce angelicata della maestra Tina Masciale e le parole salvifiche di don Ciccio Acquafredda. Ed un rosario ed una messa hanno d'improvviso schiuso un piccolo mondo antico di sogni che si perdevano fra le braccia degli angeli affrescati al centro della volta e quante solitudini si riuscivano fra i ghirigori del pavimento di maiolica. E poi le anime, leggere e bellissime che sbucavano da un passato mai passato, quelle che trovavano saldo afflato fraterno nella condivisione di una quotidianità speciale. E venivano incontro aureolati dalla dolce nebbia dei ricordi il volto severo di Monsignor Francesco Fornelli, l'insostituibile perpetua Rosaria, l'affabile signorina Masellis, l'austero colonnello Romita, il canonico Salierno, il maestro Gaetano pittore naif e tanti, tanti altri che ormai vivono nel paese del nostro cuore...


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