Serie C, premio "Naglieri" a tutta l'USD Bitonto Calcio
- 21 giugno 2020
- Mario Sicolo
Anni Ottanta, un pomeriggio qualunque a Bitonto. Il campo comunale si chiama ancora così ed è un fazzoletto di deserto. I calciatori neroverdi stanno compiendo gli ultimi esercizi ginnici in coda ad uno dei consueti allenamenti tosti e infuocati. Guida le operazioni con fare severo ma non troppo- con quegli uomini lì, quasi non ce n'è bisogno-il mister, l'icona Mariolino Licinio. Resta da eseguire la bicicletta. Fra nuvolette terrose mulinano nel vuoto le gambe dei pedatori. Dopo breve pedalata, uno dei ragazzi s'acqueta. Che strano, proprio quello che in campo sputa l'anima la domenica e in settimana. L'allenatore chiede subito spiegazioni, quasi piccato. "No, è che se n'è uscita la catena", è la risposta fulminante in rigoroso vernacolo. E giù scoppi di risa e persino il monumento Licinio non può fare a meno di sorridere. Ecco chi era Gaetano Naglieri, per tutti Nanuccio, volato troppo presto in cielo due anni fa: un guerriero infaticabile che sapeva pure vincerti con un motto arguto. È per questo suo essere gladiatore esemplare che quattro giornalisti bitontini, Mario Romano, Mario Sicolo e Pasquale Scivittaro capeggiati dal decano Nicola Lavacca, hanno deciso di istituire un riconoscimento in sua memoria da destinare al leoncello che durante la stagione abbia saputo incarnare quegli ideali di lealtà e combattività.
Domenica sera, dunque, nel corso della cena di fine anno del Bitonto, per festeggiare la storica promozione in Serie C, è avvenuta anche la cerimonia di assegnazione del premio “Gaetano Naglieri”, in ricordo dell’ex mediano tutto cuore e grinta, mai domo e sempre al servizio della squadra. La giuria formata dagli ideatori dell’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, dinanzi alla mancata conclusione del campionato e alla conquista del Professionismo, ha voluto pertanto attribuire un premio speciale a tutte le componenti dell’U.S.D. Bitonto Calcio – il presidente Francesco Rossiello, i dirigenti, lo staff tecnico e i calciatori – che hanno avuto il merito di aver artigliato l'epocale approdo al terzo torneo nazionale. Durante il discorso finale, il presidente della commissione Lavacca ha sottolineato il valore simbolico del riconoscimento, la necessità che ci sia armonia fra tutte le parti della città ed ha salutato affettuosamente il figlio del gladiatore Nanuccio. Che resta emblema indiscusso di una storia secolare a suo modo grande ed emozionante.