Sfiducia pronta per Labianca e Pd senza segretario. La “bollente” politica Bitontina
- 09 febbraio 2020
- Michele Cotugno Depalma
Due mesi fa ci eravamo lasciati con il sindaco Michele Abbaticchio che, in pratica, aveva defenestrato de facto il presidente del Consiglio comunale Vito Labianca, colpevole, tra le altre cose, di non aver trovato sintesi per formare le nuove Commissioni consiliari, da rifare dopo i non pochi cambi di casacca che hanno interessato l’emiciclo tra l’inverno e la primavera scorsi. Poi più nulla, fino a qualche giorno fa, allorché è stata depositata la richiesta di sfiducia per lo scranno più alto dell’assemblea, pronta adesso a essere votata in aula. E sarebbe la prima volta nella storia politica bitontina. Ma non è tutto, perché sempre a inizio febbraio Francesco Brandi ha lasciato la carica di segretario del Partito democratico cittadino, conquistata appena nove mesi fa. Alla base della scelta, ed è stato lo stesso consigliere a dirlo, la presenza di una importante fetta di partito che non vorrebbe cambiare e aprirsi a una nuova stagione politica. “Il mio, però – ha fatto sapere sempre l’ex segretario – non è un passo indietro, ma una rincorsa per farne due avanti”.
Il Pd, però, oltre che senza una guida, potrebbe anche ritrovarsi senza una sede. Il Comune, infatti, ha aperto un’asta pubblica per trovare un nuovo locatario per lo storico immobile del centro cittadino, la famosissima e storica “Pescara della corriera”, la casa proprio dei democratici, e prima ancora dei comunisti e quindi dei Democratici di sinistra.