“La lettura rende liberi”: all’Istituto Modugno Rutigliano di Bitonto un progetto che unisce libri e teatro
- 24 febbraio 2025
- Michele Cotugno
Trasformare la lettura in opera teatrale trasportando sul palco le emozioni scritte, narrate nelle pagine dei libri.
È questo lo scopo del progetto “La lettura rende liberi”, proposto alle scuole dalla Libreria Raffaello – Mondadori Point, con lo scopo di dimostrare ai ragazzi come lettura e teatro siano strumenti potenti per crescere, esprimersi e scoprire sé stessi. Un progetto a cui l’Istituto Comprensivo Modugno Rutigliano di Bitonto ha aderito con convinzione ed entusiasmo, dando vita ad una rappresentazione teatrale che ha coinvolto gli studenti delle classi 2^D e 2^E. Il progetto ha avuto come filo conduttore l’albo illustrato “Arancione come l’amore”, che ha ispirato il lavoro in classe e la successiva rappresentazione, trasformando la lettura di un libro in un’esperienza viva e condivisa, in grado di insegnare ai ragazzi a coltivare emozioni e creatività.
Angela Patierno, docente dell’Istituto, sottolinea l’importanza dell’iniziativa:
«Sono stata ben felice di aderire a questa iniziativa perché credo molto nella lettura e nella sua capacità di liberare la mente. La lettura permette anche di andare oltre la dimensione scolastica. Il percorso si è concluso con una manifestazione teatrale che ha dato modo ai ragazzi di esprimere il proprio contributo in modo concreto».
«Non solo abbiamo letto questo meraviglioso albo – spiega Simona Saracino (Libreria Raffaello - Mondadori Point) -, ma grazie al supporto della nostra psicologa Morena Ricciardi, che ha lavorato con noi alla costruzione delle emozioni dei personaggi, siamo riusciti a trasformare la lettura in una rappresentazione teatrale. Tutto ciò è stato possibile grazie ai bambini, veri protagonisti del progetto, e alla straordinaria attrice Marzia Colucci».
L’attrice Marzia Colucci, curatrice della parte teatrale, evidenzia il valore educativo del teatro: «L’educazione teatrale è come un seme piantato nella terra: non sappiamo quando e come crescerà, ma è fondamentale creare il terreno giusto. Insieme a Simona, alle maestre e alla psicologa, abbiamo fatto il possibile per offrire ai bambini un contesto educativo completo. Speriamo che questo seme porti frutto, ora o in futuro».