“SORSI DI POESIA” – La nuova raccolta di immagini e poesie

  • 17 novembre 2018

Un compendio di tenerezza e slancio verso gli altri. La descrizione di una realtà che tutti vorremmo vivere e che Mariella ha avuto la “forza” di tradurre in versi. “Forza” perché credere in una società come la nostra, dove ciò che “esiste”, diventa spesso invisibile e dimostrare che talento e tenacia, insieme, possono cambiare l’utopia di un sogno in realtà, è sempre un atto di coraggio  e di grande umanità.

Spiegami perché “Sorsi di Poesia”

«Un giorno ascoltando una trasmissione televisiva si parlava della poesia nella scuola ed il docente interpellato diceva delle cose davvero interessanti, tra cui il fatto che la poesia non va letta in grandi quantità e per molto tempo, ma in piccoli frammenti. E in vari momenti della giornata. Esattamente come si beve un “tè”. A piccoli sorsi. Parole che mi hanno ispirata per la scelta del titolo di questo libro».

Dopo il titolo sei passata alla struttura del testo

«Sì, perché avevo già raccolto una ventina di poesie e quindi potevo muovermi in quella direzione. Poi, l’idea di un libro dal titolo così “romantico” è stata confermata da una tela ricevuta dall’amica pittrice Francesca Mele. Che, con la tecnica del vino su cartoncino, ha realizzato l’immagine della donna che beve da un calice, i cui capelli sono ornati da grappoli di uva.  Diventata poi l’immagine di copertina».

Una raccolta di poesie tematiche, come mai?

«L’idea è nata perché mi sono resa conto che mentre aggiungevo e organizzavo le poesie, notavo pure che si potevano raggruppare per temi. Alcune di esse, infatti, avevano punti in comune. Poi, a completare l’opera che – come un figlio si partorisce e si ama sin dalla nascita -, c’è stato l’omaggio di alcune tele del pittore Michele Condrò. Tutte legate ai temi e ai contenuti del libro. Un dono straordinario».

Quali sono gli argomenti?

«Parlo di luce, bambini, arte, storia, cibo, domande esistenziali, seminari, malattia mentale. Racconto finanche dei Sette tipi umani. Per tre categorie, in particolare, ho avuto il contributo anche di importanti esperti. Come quello della dott.ssa Curci, psicologa estetica, che ha dedicato una riflessione alla poesia “Pelle”, o quella del dr. Rocco Berloco, sulla malattia mentale o del dr. Zaccaro, sul modello psicologico dei Sette tipi umani».

Mi parlavi di una novità, di che si tratta?

«Più che novità, è stata un’opportunità colta al volo. Una mia collega poetessa mi aveva parlato delle pubblicazioni e stampa dei suoi libri su Amazon, che avevano diversi vantaggi. Dal costo competitivo alla ricezione di un codice ISBN per la registrazione del libro nel registro nazionale, fino alla possibilità di vendere il libro online, raggiungendo, così, tutti i paesi del mondo. Questo strumento di pubblicazione e stampa mi ha entusiasmata e  l’ho colta subito, anche per essere al passo coi tempi. Infatti, sono felice e orgogliosa di annunciare che il libro è già su Amazon. Sai, spesso, ripenso a quando ho pubblicato, dieci anni fa, il mio primo libro. Era il 2008 e pensavo di aver realizzato il grande sogno nella mia vita e poi stop. Mai avrei immaginato che sarei arrivata a pubblicarne altri cinque. Oggi mi rendo conto di quanta strada ho fatto e di quanto mi sia sentita agevolata e amata dalla vita. E in anteprima ti racconto che sto già pensando al mio prossimo lavoro di cui ho in mente anche il titolo e che per ora resta un segreto…».

Possiamo considerare questo lavoro come il bilancio della tua carriera artistica? 

«In un certo senso sì. Ho voluto aggiungere al libro, il mio curriculum letterario e la mia biografia completa, per festeggiare i primi 10 anni di “carriera” artistica. Un modo per fare il punto della situazione. Un’ultima cosa, vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuta durante questo decennale percorso. In modo particolare i miei amici giornalisti: Livio Costarella, della Gazzetta del Mezzogiorno, per aver curato la prefazione del libro. Elvira Zammarano, Direttore del quotidiano online “WideNews”, che ha scritto per me una riflessione sulla quarta di copertina. E poi, il mio amico Mario Sicolo, Direttore del quotidiano “Da Bitonto”, con il quale continuerò a collaborare».


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