A Bisceglie, ancora un pareggio per il Bitonto
- 31 marzo 2022
- Mario Sicolo
Come in matematica, anche per il Bitonto targato Potenza la ics è l'incognita prediletta. Ed in effetti, come i risultati ottenuti sul campo, resta enigmatica l'identità della squadra neroverde, una parvenza di geometrica manovra troppo spesso si infrange contro lo scoglio di uno smarrimento perennemente in agguato alla prima difficoltà. E così, terzo pareggio consecutivo e Cerignola sempre più lontano e inarrestabile. Il mister di Apricena rispolvera l'imberbe Cannizzaro fra i pali, il consueto terzetto difensivo Lacassia Lanzolla Colella, Piarulli laterale occhiuto, Manzo e Addae nel cuor della pugna a menar le danze, davanti il tridente che si rivelerà spuntato Santoro Lattanzio D'Anna. Rubini risponde con Martorel in porta, protetto da Urquiza, Marino e Ligorio; centrocampo con Liso, Bottari e Ferrante, larghi Rubino e Farinola; attacco tutto albiceleste con Izco e Acosta. Incipit ingannevole di match con un destro arpionato fuori misura di Santoro dopo 120 secondi. Poi, un tempo soporifera noia, unici guizzi i numeri scintillanti d'oro della maglie biscegliesi. Sussulto ad un sospiro dall'intervallo con incornata di Lattanzio: il goalkeeper nerazzurrostellato svelle dall'incrocio la sfera. Più ritmo e persino due gol nella ripresa. Al 1' discesa inebriante di Santoro sulla destra, cross radente e piattone ravvicinato di Lattanzio murato da Martorel. Minuto 7: cross innocuo, Martorel agguanta il pallone e dedica una carezza energica a Santoro, Gandino dimentica il fischietto.
Al 9' mesto tiro di Ferrante sul fondo. Vantaggio dei padroni di casa al 17' botta di Crisci dal limite che fora difesa e Cannizzaro. Poco prima della mezza: Riccardi slalomeggia fra i mastini avversi, cuoio a Iadaresta che si destreggia bene e tenta la stoccata, pugni uniti di Martorel. Collo esterno di Riccardi dal limite al 35', blocca sicuro l'estremo di casa. All'ultimo respiro, cross di Stasi, spizzata di Coletti e zampata letale di Addae. In pieno recupero, stop di petto e battuta al volo di Izco, di poco sopra la traversa. È la giocata che chiude il sipario sulla tenzone, che lascia i leoncelli spauriti e vaganti alle spalle del Francavilla secondo.