“Difficile essere migranti oggi in Italia”. La lezione di Marco Omizzolo

  • 22 febbraio 2020
  • Michele Cotugno Depalma

In principio c’è la consapevolezza che essere migranti oggi in Italia è diventato molto complicato rispetto a ieri

La convinzione arriva da Marco Omizzolo, sociologo di notevole importanza nazionale, che qualche giorno ha presentato il suo libro, guarda caso dal titolo “Essere migranti in Italia”, dialogando con il giornalista Savino Carbone. 

Discutendo di caporalato ed ecomafie, è stato inevitabile fare una diagnosi della stretta attualità del nostro Paese, e ne è emerso un quadro sconfortante, anche perché l’autore ha usato parole dure per i decreti sicurezza dell’ex ministro Matteo Salvini, inutili perché non rendono migliore l’Italia e anzi hanno interrotto e ridimensionato un complesso di servizi utili a garantire ai richiedenti asilo formazione e inclusione, figlie di percorsi portati avanti da professionisti qualificati. 

Cosa si può e deve fare, allora? Serve uno sforzo collettivo, e con un'Europa che guardi con reale interesse ai flussi migratori, sappia essere accogliente senza creare contrasti tra poveri, alzare muri o chiudere porti.


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