Sergio De Cillis "El Ninho Maravilla" del Bitonto
- 01 febbraio 2020
- Danilo Cappiello
Non ha origini sudamericane, ritmo latino nel sangue, forse ascolterà musica reggaeton ma Sergio Decillis è semplicemente per tutti i tifosi del Futsal Bitonto "El ninho maravilla".
Un soprannome, che spesso è donato agli atleti che sono in grado di realizzare cose, che vanno fuori dall'ordinario.
Soprannome, questo, che meglio di qualunque altro, si addice alle gesta sportive del giocatore neroverde.
Il bomber con la maglia numero nove infatti, è semplicemente maravila, per la sua capacità di saper vestirsi durante la gara di molteplici personalità: sceglie se essere l'attore protagonista, lo sparring partner, o il regista. Sceglie se sbloccare la gara, se tenerla sulle spine,o se chiuderla definitivamente .
Stabilisce quando è il caso di andar via in dribbling sublime anche fra tre persone o se sbucare dal nulla fra le maglie avversarie per metterci quel tanto che basta lo scarpino e mandare la palla in rete.
E che sia da destra, da sinistra, per vie centrali o per vie diagonali, per lui la porta è sempre li: pronta per essere inquadrata e per essere abbattuta.
Fra questa moltepiclità di aspetti positivi legati all'atleta, una cosa soltanto resta sempre invariata quasi come seguisse uno specifico copione: la corsa verso la tribuna durante le esultanze ad abbracciare il dirigente della juniores Francesco Marrone.
Copione questo, stravolto in una sola occasione in quel di San Ferdinando, quando la corsa e o sguardo verso la tribuna si sono rivolti verso moglie e pargola, con tanto di dedica speciale.
El ninho dunque, che rende grande tutto ciò che fa.
Il ventisettenne originario di Bisceglie infatti è il capocannoniere indiscusso del roster di mister PIetro Di Bari, con trentadue reti messe a segno fino a questo momento.
Ultime della serie, la tripletta, tanto per cambiare, rifilata al Just Mola lo scorso sabato.
Goal a parte però, Sergio Decillis ha un valore imprescindibile che porta sempre con se, l'amicizia.
Quell'amicizia che da anni lo lega al suo compagno di squadra Gigi Palermo.
Perché in tutti gli sport i goal e gli assist passano, l'amicizia e la stima invce, restano ed è forse, questa, la vera maravilla ...